intervistiamo Deborah Di Nauta

Oggi intervistiamo una ragazza con una bella voce, carina e preparata che ha un ottimo riscontro su Youtube e che ha usato uno dei suoi video per segnalare alcune “stranezze” del sito della trasmissione Talent1. Intervistiamo lei come rappresentante di tutti i talenti italiani che trovano difficoltà perchè chiusi da… vabeh sapete da chi.

e0c4a40fd081c93542e5f5df76a01cff.jpg Ciao Deborah, ti avevo contattata la prima volta dopo aver visto un tuo video su youtube attraverso il quale denunciavi alcune “stranezze” di Talent1 (il programma di Italia Uno in cerca di “web-talenti”); non sei l’unica ad avere avuto qualche problema con quella trasmissione. Con le tue canzoni sei arrivata alla prima pagina di Youtube, ma non a quella di Talent1? Abbastanza strano non trovi?
Si in effetti è molto strano…considerando che su youtube ci sono milioni di video (e ogni minuto ne sono caricati migliaia) e che su talent 1 ce ne saranno qualche centinaio…molto strano. Inoltre si deve considerare che, a mio parere, il pubblico di youtube è cmq piuttosto difficile in quanto io sono finita in prima pagina parecchie volte sullo youtube americano e come si sa il mercato musicale americano è il più duro, eppure ho ricevuto un feedback positivissimo e molto caloroso…

Le tue canzoni sul tuo myspace non sono davvero niente male. Se non mi fossero piaciute non ti avrei chiesto questa intervista. In Italia praticamente non esiste il pop-rock acustico femminile. Stai cercando un’ etichetta… sono tutti troppo impegnati a raccomandare i parenti (non facciamo nomi per evitare querele) o cosa?
In Italia, senza fare polemiche inutili, il panorama musicale è, a mio parere, magro e poco creativo. Io ho sempre ascoltato musica anglosassone (o anglofona) e non capisco perchè non ci sia voglia di cambiamento nelle etichette italiane, non ci sia voglia di investire in un’artista nuovo, creativo e fresco (che potrei essere io?).

Hai studiato, sai cantare, sai suonare, sai scrivere… e allora qual è il problema concreto?
Non ne ho idea, scrivo canzoni in lingua inglese da quando avevo 16 anni e avendo una laurea in lingue,diciamo che parlo l’inglese (e il francese) come l’italiano. Forse non conosco le persone giuste, chissà!

C’è una cantante, italiana o internazionale, che ti chiedi come diavolo abbia fatto a raggiungere il successo?
Mah, ce ne sono tante! Secondo me oggi quello che conta è il pacchetto in cui vengono proposti gli artisti, il management e il marketing dietro un artista sono le cose più importanti, ma non credo che questo esista cosi in Italia. Ci sono artiste italiane come ad esempio Elisa e L’Aura che io vedo potrebbero tranquillamente andare fortissimo all’ estero ma per qualche strana ragione non è cosi, è un peccato.

Vivi in Danimarca e canti in inglese. Dopo la fuga degli scienziati e degli attori (se così possiamo definire la Bellucci e Accorsi), sbaglio o ci sono anche diversi artisti italiani che anche grazie a internet rinunciano dal principio ad avventurarsi nella tristezza del panorama musicale italiano e puntano direttamente all’estero?
Io sono “esterofila” (come mi definì un amico) da sempre, da quando a 14 anni invece di comprare “Cioè” come le mie amiche compravo “Sugar” inglese e guardavo solo MTV Britannico, per me stare all’estero e conoscere persone straniere è una necessità. Questo si sente nei miei testi e nel mio stile, è vero in più che all’estero viene premiato veramente chi ha talento e lavora duro, e non chi fa la smorfiosa con la persona di potere in quel momento….

Ti ringrazio molto per aver accettato di rispondere a queste domande; se per caso un giorno dovessi incrociare Carmen Consoli potresti sputacchiarla delicatamente in un occhio da parte mia? Così, mi sta sulle balle. Grazie.
Non sono sicura di poter mantenere una promessa del genere,non possiamo fare Paris Hilton? Ci sarebbe più gusto!!!

Links:
www.youtube.com/debbje
myspace.com/deborahdinauta

intervistiamo Deborah Di Nautaultima modifica: 2007-12-03T14:30:00+01:00da myenvy
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “intervistiamo Deborah Di Nauta

I commenti sono chiusi.