Melissa Panar(i)ello

Melissa P. ha un blog e non so come diavolo ci sono arrivato.
Comincio a leggere e l’occhio mi cade su un messaggio in cui si parla di politica. Dice che non è di sinistra, ma non è nemmeno bla bla bla. E’ questo ma è anche quello; non è una cosa ma nemmeno l’altra. E’ una libera pensatrice, dice.
Per dimostrare che è una libera pensatrice concede così tanta libertà al proprio cervello a tal punto da consentirgli di formulare tale concetto:

“Non griderò mai “borghesi avete ancora pochi mesi”, perchè io sono borghese, voi che state leggendo questo blog siete borghesi, perchè se borghesi non foste non avreste nemmeno la connessione internet.” (Melissa P.)

Una connessione costa al mese in media quanto qualche libro… 2-3 di quelli nemmeno troppo cari.
Se avesse un minimo di contatto con la realtà saprebbe anche che molto spesso internet rappresenta l’unico e il più economico svago, tra tutti quelli possibili, che un “non borghese” può permettersi.
I borghesi non sono quelli che possono permettersi di leggere, sono quelli che possono permettersi di buttare soldi comprando i libri di Melissa P.
Con una connessione risparmi i soldi per la musica, leggi, trovi lavoro e su diverse cose comuni e legali puoi risparmiare soldi che altrimenti sei costretto a spendere… tutte cose che non danno un attestato di appartenenza alla borghesia.

Cambiando discorso, ho scoperto di avere una cosa in comune con Melissa Panarello e forse dovrei preoccuparmi: ho inviato anch’io una foto a Vincent Gallo.
Mi rincuora il fatto che le circostanze siano state un po’ diverse.
Melissa P. s’è fatta due foto spinte, gliele ha mandate e Vincent Gallo ha risposto “me le sono godute“.
Io gli avevo scritto da ammiratore per delle cose riguardanti i suoi album e mi ha risposto chiedendomi anche una foto (è un pazzo, è risaputo). Ricevuta la foto, mi ha invitato a un incontro a Roma dove si trovava in quei giorni. E qui mi fermo che non frega una sega a nessuno.
Uno scambio di mail avvenuto in poche ore.
Vincent Gallo risponde a tutti e anche rapidamente (tanto da far supporre che non risponda realmente sempre lui), provate… il suo indirizzo è sul suo sito. Melissa P. sul suo blog si vanta invece di aver scritto all’indirizzo privato che “non avrete mai“… Che sagoma questa scrittrice.

Non so come diavolo sia finito sul blog di Melissa P. però questo messaggio è ancora più inspiegabile. Perdonate lo sfogo personale di un autore.

Melissa Panar(i)elloultima modifica: 2008-03-22T02:30:00+01:00da myenvy
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