scusa ma ti mando a cagare

Federico Moccia è un genio.
Il nuovo film tratto dal suo romanzo è geniale.
Chi lo acclama dice che ha il merito di rappresentare la realtà dei giovani d’oggi e di avere dato spazio ai loro sogni e al loro romanticismo.
Il nuovo film si chiama “Scusa ma ti chiamo amore” e come i precedenti “Io e te tre metri sopra il cielo” e “Ho voglia di te” si appresta a diventare un cult anche grazie alla presenza di Raoul Bova.
Il libro ha già venduto 700 mila copie.
C’è chi ha Espiazione e a noi tocca “Scusa se ti chiamo amore” per riscoprire il romanticismo.
Vediamola questa realtà che Moccia rappresenta…
Raoul Bova è un pubblicitario trentasettenne (e chi al giorno d’oggi non è un pubblicitario trentasettenne?) che si scontra in motorino (originalità ai massimi livelli) con una ragazzina di 17 anni (Michela Quattrociocche) e ovviamente si innamorano.
Questa realtà praticamente non esiste o almeno non è diffusa; è forse un sogno.
Un sogno delle diciassettenni? Mettersi con un quarantenne? Ragazze vorreste mettervi con un quarantenne?. Siete matte? Con vostro padre?
Forse il film parla dei sogni dei quarantenni. Ma quale quarantenne sogna di mettersi con una diciassettenne? Uno con qualche problema. Solo uno con dei problemi avrebbe voglia di risopportare e riaccollarsi i problemi di una diciassettenne e non preferirebbe mettersi con una bella donna.

Naaa… il film parla dei sogni di Moccia.
Con i due precedenti film è stato circondato da teenagers; non ne aveva mai viste così tante in vita sua. Tutte a farsi la foto con lui, a chiedergli autografi… e ora con questo film dice loro: ragazze, mettetevi con un quarantenne. Fatevi una storia con me. Ho 45 anni, se ne avete 20-25 si può fare.

scusa ma ti mando a cagareultima modifica: 2008-01-17T17:50:00+01:00da myenvy
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