giornalismo in “erba”

Ieri i media sono stati sublimi.
Come saprete -e lo sapete per forza se avete aperto un giornale o acceso una tv per 30 secondi- ieri è cominciato il processo per la strage di Erba.
I TG, dopo aver fatto una breve introduzione che tendeva a sottolineare come fatto negativo la spettacolarizzazione della faccenda, lanciavano il servizio e venivano descritti come erano vestiti gli accusati, cosa faceva Azouz, lo sguardo, se i due si tenevano per mano e tutta una seria di particolari inutili e di costume. Ve ne sarete accorti anche voi. Interviste fuori dal tribunale ai pensionati, 500 giornalisti che intervistavano 50 curiosi, articoli che accusano vittime e carnefici di “fare le star”.
E’ come se il regista di un pessimo film incolpasse attori e spettatori di averglielo fatto girare.
Questa gente è matta e fa diventare tutti matti.

Vespa e Mentana amano ricordare che il vero giornalismo risiede proprio nella cronaca nera, nei fatti più drammatici e più vicini alla gente; nei vicini di casa che ti sterminano la famiglia (a chi non è capitato?); è nella cronaca nera che risiedono le pulsioni popolari ed è lì che il bravo giornalista va a pescare.
Bravi, bella storiella.
Forse uno psichiatra ricorderebbe a Vespa e Mentana che sono usciti dal giornalismo e entrati nella morbosità patologica a fini di lucro da un bel pezzo.
Forse la “gente” potrebbe fare presente che il giornalismo “quello vero” dovrebbe fare degli speciali per chiedersi, a proposito di tutta questa vicenda, perchè il processo di una strage dove c’è un testimone oculare comincia più di un anno dopo i fatti?

giornalismo in “erba”ultima modifica: 2008-01-30T02:25:00+01:00da myenvy
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