il rispetto per le donne

Questa storia che ha scosso l’Italia e non parliamo del rischio colera in Campania, ma dello schiaffo di Albano a Christine Del Rio, rea di avergli avvicinato alla bocca un microfono a forma di pene davanti a dei bambini, è ridicola.
Perchè sarebbe così riprovevole dare uno schiaffo a una donna? Cary Grant e Humphrey Bogart le mollavano molto tranquillamente ed erano dei fighi.
Uno schiaffo è uno schiaffo, fa male allo stesso modo che lo prenda un uomo da una donna o viceversa.

il rispetto per le donneultima modifica: 2008-02-06T14:20:00+01:00da myenvy
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4 pensieri su “il rispetto per le donne

  1. Più che giusto. Albano (che, personalmente, non apprezzo come cantante) ha fatto anche troppo bene a tirarle quella tanghera (con l’accento sulla prima “A”).

    Anzi, a quella maleducata e cialtrona sarebbero da tirare un buon numero di calci in c…o. D’altronde, suppongo voglia fare televisione, la signorina. Può essere utile prendere qualche cartone in bocca. Insegna i valori che tanto mancano ai bambocci di oggi.

  2. Più che giusto. Albano (che, personalmente, non apprezzo come cantante) ha fatto anche troppo bene a tirarle quella tanghera (con l’accento tonico sulla prima “A”).

    Anzi, a quella maleducata e cialtrona sarebbero da tirare un buon numero di calci in c…o. D’altronde, suppongo voglia fare televisione, la signorina. Può essere utile prendere qualche cartone in bocca. Chissà che non riesca a capire quale può essere il modo corretto di “fare televisione”.

    Forza ALBANO!

  3. ragà ma vi siete bevuti il cervello???come potete concordare con quel che ha fatto?una donna nn va mai picchiata,la violenza sulle donne andrebbe denunciata e no concordata…vergognatevi!!!!!

  4. Provo a spiegare il mio punto di osservazione:
    1. Christine commette un gesto che è reato, delitto, (Codice penale art. 527, 528 e 529, poi c’è anche il reato di violenza privata, e da parte degli autori rai che ‘commissionano’ un reato, ed ancora il reato di ricettazione del video, responsabilità credo condivisibile tra mediaset e rai…)) anche se questo reato viene pubblicizzato per scopi legati all”audience’ come ‘innocente scherzetto’ da ’striscia’.
    2. a questo reato (pubblico e contro la persona) un individuo ha risposto con un altro reato.
    considerazione 1.
    “l’aggressione” è a carico di Christine.
    Si tratta di agire per gli interessi di una tv in cerca di sensazionalismo, per accattivare un pubblico desensibilizzato, agendo, con consapevolezza e determinazione contro i valori di una vita, quella di Albano Carrisi, e credo che non offenda solo le idee o le abitudini del signor Carrisi, ma sono valori di proprietà di una intera società. Un gesto identico, se prodotto a persone rappresentative, produrrebbe un reato ancora più grave: il vilipendio.
    Nel caso reale il reato veniva commesso di fronte a minori (osservate bene il video quello ‘non ridotto a convenienza’ per la consegna del tapiro, si vedono delle ragazzine vere di circa 10 anni e non di 28 anni)
    E in ogni caso, se venisse proposto nella quotidianità, credo susciterebbe non poche reazioni di protesta.
    Ad esempio: mostrando ‘per scherzo’ falli di gomma a qualsiasi ora, durante i vari programmi tv, magari al posto dei veri, tradizionali, microfoni.
    2. la reazione all’aggressione di Christine, programmata (e forse anche ‘desiderata, visto la volontà dichiarata di Christine di voler entrare a far parte del mondo dello spettacolo e le ‘granzie’ di visibilità di Albano Carrisi, che alla notorietà ci è arrivato per merito e indiscussa bravura -gusti musicali a parte. La sberla (che di per sé è reato) di Albano Carrisi, nasce come RISPOSTA, trova una giustificazione, che ha valore anche legale di ‘attenuante’ perché generata da una grave offesa di valori onesti, testimoniati dalla sua stessa vita. Dalla derisione, oscenità, insolenza del gesto, di Christine, nasce la sberla di Albano, sberla in difesa della sua vita e di valori importanti, quali l’impegno dimostrato ad agire in una società per realizzarsi con decoro, capacità e rispetto.
    Si tratta di una chiara reazione di disgusto e ‘correttiva’, sostenuta anche nelle parole “impara a vivere”, verso un gesto che espresso privatamente e tantomeno pubblicamente NON ha l’effetto di uno ’scherzo’, NON viene accolto dai più come tale.
    A tutte le persone che ho sentito io in questi giorni, è apparso un gesto volgare, irrispettoso, offensivo verso la vita di Albano, ma anche verso la propria vita, da parte di un’altra “povera stupida in cerca di successo, come quell’altra”.
    Scusate le parole, ma cerco anche di riportare (solo) le parole meno gravi…
    La gente che ho sentito io, ha espresso una condanna gravissima sulla tv e sullo spazio dedicato alle ‘Christine’. Vale a dire che si propongono modelli, fatti, che non rispettano la vita di un individuo, ma che potrebbe essere anche la nostra vita e neanche rispondono ad un tipo di spettacolo accettabile.
    Quindi il mio riferimento alla ‘violenza’ che si può fare ai danni delle persone, NON si ferma al semplice gesto di reazione del signor Albano Carrisi, ma includeva la chiara violenza espressa direttamente contro Albano Carrisi da Christine, e, indirettamente, la violenza che aggredisce anche noi pubblico, che ci riconosciamo nelle persone normali, per bene, che vengono raggiunte da gesti squallidi, grotteschi, offensivi, osceni, non per il contenuto sessuale, ma perché caricandosi di interpretazioni sociali, diventano vera offesa di un individuo considerato nella sua interezza, sia uomo che donna, sia corpo che mente.
    Io ho invitato in molti blog a non citare la violenza alle donne, né alle presunte ‘ragazzine/fanciulle’ di 28 anni, né paragonato una aggressione programmata (nella ferma intenzione di ottenere visibilità a spese altrui) alla libertà di uscire di casa…
    Quindi non capisco perché in troppi blog la notizia dell’incidente sia stata presentata in modo parziale, deresponsabilizzando Christine dell’aggressione e del reato di oscenità in pubblico, e della violenza privata alla figura di Albano Carrisi, come individuo e AL Bano personaggio pubblico e anche dimenticando la differenza tra la prima vera contro il prossimo, aggressione che ha consapevolmente e intenzionalmente visto Christina come interprete.

    Invito ad analizzare il gesto compiuto da Christine (gesto compiuto dietro richiesta degli autori rai, ma la sua responsabilità non cambia, esiste la possibilità di rifiutarsi e l’obbligo di rifiutarsi a commettere gesti che sono reati) un gesto che è REATO, non un innocente scherzetto. Immaginiamo la tv che trasmette innocenti scherzetti al papa durante la Santa Messa di Natale o durante il messaggio di auguri per l’Anno Nuovo da parte del Capo dello Stato, o che in tv nei tg, e in tutti i programmi si usassero microfoni di forma fallica…

    Una aggressione ai danni di una persona può generare una risposta/reazione ‘forte’, corretta o sbagliata, legale o illegale.
    REAZIONE (in risposta a qualsiasi forma di violenza, rimane un diritto alla difesa) che può essere forse troppo ‘forte’ per alcuni, per altri ‘ovvia’, per altri ‘passabile’, per altri ancora ‘tropo poco’ ecc… anche se rimane un gesto da evitare.

    La mia analisi mette l’accento sul fatto che sarebbe meglio (a partire dagli autori rai in questo caso) evitare di proporre reati per fare spettacolo.
    E in ogni caso sarebbe opportuno offrire rispetto al prossimo, uomo o donna, famoso o meno.

    Con onestà, riflettiamo partendo dalla gravità del gesto di Christine e non decontestualizziamo il gesto di reazione, come proposto da ’striscia’ affamata (dal bravissimo Fiorello) di audience. Grazie.
    Sea

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