
Oggi il Corriere fa un po’ di pubblicità al nuovo calendario di Max dedicato alla gommosa Lola Ponce. Qua sopra possiamo ammirla mentre si abbronza le chiappe appesa a una scogliera.
In realtà non è il solito calendario ma un “book of the year”.
Praticamente è un calendario normale con i dodici mesi, ma in più ha un curriculum vitae della gnocca in questione e qualche altra foto.
Questa cosa viene presentata dallo spiritoso Max così:
«È cambiato radicalmente il mercato, e soprattutto è cambiato il mondo. I maestosi sex symbol di una volta sono sostituiti da apprendiste veline e la stessa pruriginosa attesa della seduzione patinata svanisce sotto i colpi di un eros esibito, banale, sovente volgare. Cosa poteva fare “Max”? Abbiamo deciso di rilanciare, di cambiare, di crearci un nuovo copyright. Così è nato il “Book of the Year” che accompagna questo numero, un misto di innovazione e di tradizione autentica. Non è un calendario ed è molto più del solito calendario: un tributo, in forma di diario fotografico, alla star dello spettacolo che durante l’anno ha saputo unire, con successo e più di altre, grazia, sensualità e talento. Protagonista, quasi annunciata, è Lola Ponce, l’argentina che ha conquistato Sanremo: canta, recita, balla, incanta, seduce, sorprende. Un vero fenomeno, e chi l’ha vista a teatro in “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante ne ha la miglior conferma. Per convincerla a raccontarsi occorreva però la collaborazione di un secondo protagonista: Fabrizio Ferri, il più celebre fotografo italiano. Il risultato è un progetto di qualità, ricco di salutari antinomìe: passione più che eros, seduzione senza un nudo aperto, movenze che paiono acqua e vento…»
Minchia Spielberg.