Ieri sono state 24 ore ad alto contenuto demenziale. Ventiquattro ore spezzate da un improvviso grido di terrore durante La Talpa: Tagliati i capelli, Cristo!
E’ Annalisa, la fidanzata di Matteo Tagliarol, che lo incita a tagliarsi i capelli a zero. Una prova che il personal trainer Pasquale Laricchia e il pugile Clemente Russo si sono rifiutati di affrontare perchè i capelli sono troppo importanti.
Arriva un barbiere zulù e si ode la voce del premier Berlusconi: Mi sembra un buon barbiere. E’ bello, giovane e abbronzato. I fratelli Farrelly chiamano Mediaset: vogliono scritturarlo per il loro prossimo film politically scorrect.
Berlusconi fa sapere che voleva solo fare una battuta per mettersi un po’ in mostra.
Chiamano gli Studios di Hollywood: vogliono proporgli un Letterman show tutto suo ambientato nel Far West.
Michele Serra, collegata dal 1857 da una capanna Zulu, fa un pistolotto radical chic in mid-tempo. Rula Jebrela pretende le scuse in nome di non si capisce chi cacchio rappresenti e Veltroni pretende le scuse nel nome del popolo italiano: un uomo di Stato non può permettersi continuamente battute da cabaret. Merda, ne ho appena fatta un’altra!.
Tutto era cominciato la mattina con Mara Venier: Mi è sembrata una situazione un po’ paradossale: Vladimir, che rappresentava la trasgressione, si è comportato da bacchettone. (Luxuria ha rivelato la storia coperta dalle telecamere tra Belen Rodriguez e Rossano Rubicondi).
Mara Venier e Luca Giurato, l’altro grande opinionista de L’Isola degli Amici di Simona Ventura si rivolgono a Vladimir Luxuria parlando sempre al maschile, chissà perchè. Vladimir non si lamenta. Forse perchè con Rossano ha fatto l’uomo.
La spiegazione arriva da un lampo di genio di Melita Toniolo, concorrente de La Talpa.
Melita ha scritto sul suo diario una frase che Paola Perego ha letto in prima persona: sono una porcheria.
La crisi demenziale della giornata la chiude però Karina Cascella che conclude la puntata de La Talpa salutando commossa il pubblico italiano tenendo un bambino africano in braccio.
Purtroppo il piccoletto negretto affamato non se l’è mangiata.