Ma purtroppo nel 1977 non avevano ancora inventato nemmeno Dr. House.
Nessun dottore poteva immaginare che i disturbi alimentari di Elvis potessero avere a che fare col fatto che non cagasse da mesi.
Leggiamo su FOXNews che il dottore di Elvis Presley, Nick Nichopoulos, sostiene in una nuova biografia che il Re del Rock sarebbe morto per una grave forma di stitichezza cronica, probabilmente ereditaria.
Con l’autopsia si scoprì che il suo colon era ostruito da 4-5 mesi. Aveva un diametro tra i 12 e i 15 centimetri ed era lungo tra i 10 e i 13 centimetri. Il doppio del normale.
Piccolissimi indizi che, ad anni di distanza, farebbero supporre che non sarebbero state le droghe a causare l’arresto cardiaco che stroncò Elvis il 16 agosto del 1977.
Ma perché queste rivelazioni soltanto adesso? Per non mettere in imbarazzo la leggenda del Re? Perché non continuare a tenerle segrete? Droga e depressione andavano così bene. Non erano imbarazzanti come la stitichezza.
O forse il dottore ha solo visto la puntata di Dr. House con il caso della paziente costipata e vuole fare il figo?
All’epoca della morte di Elvis, il dottore Nick Nichopoulos finì nei casini per avergli prescritto troppo droghe. Tre anni dopo accadde la stessa cosa con un altro paziente e alla fine se la cavò con tre mesi di sospensione della licenza medica e tre anni di condizionale.
Nel 1995 però venne definitivamente radiato dall’ordine dei medici per aver dichiarato di avere volutamente prescritto per molti anni, a pazienti ritenuti inoperabili, dosi di antidolorifici molto più alte del lecito.
Comunque, questa nuova rivelazione dà un duro colpo alla teoria di chi crede che Elvis sia ancora vivo. Se lo fosse, a quest’ora sarebbe visibile anche dallo spazio.
Inoltre apre nuovi interrogativi sul genio compositivo di Elvis: Love Me Tender di cosa parlava?
Povero Elvis. Anzi, poveri noi che stiamo qui a pensare alla m*rda.