il Mondiale di calcio è cominciato… malissimo

Comunque, comincia la prima partita, Sudafrica-Messico, e in sottofondo sentiamo un ronzio continuo come se un moscone gigante volasse sullo stadio.
Cominciamo a urlare e ad agitare le braccia pensando di essere circondati da insetti volanti, ma intorno a noi non c’era altro che aria.
Allora abbiamo subito telefonato a un nostro figlio adottato a distanza che abita in Sudafrica vicino allo stadio. Ci ha detto che nel cielo non c’era niente.
Gli abbiamo chiesto di controllare meglio e ci ha confermato che sullo stadio non stava volando nessun insetto gigante.

Prendiamo il nostro nuovo televisore Full HD, che abbiamo comprato apposta per vedere le partite, e lo portiamo in un centro assistenza. Ci dicono che è tutto okay e che non dipende nemmeno dalla RAI: il segnale è a posto. 
Prendiamo una pinza e strappiamo le unghie al tecnico.
Non stava mentendo.

Ritelefoniamo al nostro figlio sudafricano che ci riattacca il telefono insultandoci in francese o in qualche c**zo di dialetto sudafricano.

Alla fine facciamo qualche ricerca in rete e scopriamo che ‘sto c**zo di rumore lo producono le vuvuzelas del pubblico sudafricano. Sono delle trombette che producono un continuo e insopportabile ronzio.

Tirando le somme, paghiamo l’abbonamento della RAI per guardare mezzo Mondiale ogni quattro anni e senza il sonoro.
Garimberti, infilati una vuvuzela nel sedere e ringrazia che è lunga solo un metro.