E’ come se andasse in giro a fermare la gente per la strada: “tu non puoi dire questo”, “tu non puoi dire quello”.
Ci aveva già provato il governo Prodi, adesso ci sta provando quello Berlusconi.
Alcuni amici sfigati comunisti ci hanno detto che l’ On. Giulia Bongiorno ha dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati dall’ On. Roberto Cassinelli (PDL) e dall’On. Roberto Zaccaria (PD) al comma 29 dell’art. 1 del disegno di legge sulle intercettazioni.
Per farla breve, questo significa che i blogger rischiano ancora fino a 12.500 euro di multa se, quando vengono accusati di aver scritto una ca*zata, non la rettificano entro 48 ore.
Noi ci abbiamo pensato e ripensato se sia una cosa davvero così sconveniente per i blogger. Forse i comunisti hanno torto e non c’è nessun rischio di venire imbavagliati.
Forse l’ On. Giulia Bongiorno è una spia sovietica.
Se vai in una piazza e urli “lo sapete che il panettiere se la fa con la moglie del farmacista?”, i diretti interessati possono denunciarti per diffamazione. Su internet è la stessa cosa, e noi ne sappiamo qualcosa. Quando vieni accusato di diffamazione entri in un noiosissimo vortice di minacce, lettere, interrogatori, spaccio di droga, prostituzione… invece, se questa legge passasse, basta rettificare entro 48 ore e sei a posto.
Basta rispondere: “Okay, rettifico, non romperci il caz*o e torna a fare p****** in Parlamento”.
Non capiamo perché i blogger si lamentino.
L’unico inconveniente è che la denuncia sarà probabilmente recapitata da un postino umano e molti blogger ormai non controllano più quel genere di posta… così sporca e cartacea.
Bisognerà solo ricordarsi di controllarla ogni mattina e pregare che quel giorno l’ADSL funzioni. Se siete atei pregate lo stesso, non si sa mai.
Cmq sono d’accordo con Guzzanti (e se serve lo smentirò entro 48 ore eheheheh):
che anno difficile……