
L’anno scorso Giulia è arrivata seconda a Miss Italia e quindi se ha un problema è giusto che se ne parli.
Per farla breve, il problema della ragazza è che un’agenzia le ha detto che dovrebbe avere i fianchi tre centimetri più sottili se vuole diventare una vera indossatrice.
Ma a questo gioco al massacro Giulia Nicole Magro non ci sta. Dice che non è disposta a fare la fame, anche perché è già abbastanza secca: 57 chilogrammi per 180 centimetri d’altezza.
Non ha nemmeno le poppe, si chiama pure “Magro”… che ca**o deve fare di più ‘sta ragazza?
Nel frattempo Patrizia Mirigliani, l’organizzatrice di Miss Italia, ha annunciato che nella prossima edizione saranno ammesse anche le ciccione panzone con la taglia 44 e che è finita l’era delle ragazze-veline.
Dice che c’è bisogno di una reginetta “anticrisi” perché “oggi più che mai si impone il tipo di donna burrosa, completa, intelligente e autonoma, consapevole dei momenti duri della vita che ci aspettano”.
Forse saremo troppo materialisti, ma una reginetta “antifurto” sarebbe più utile con i tempi duri che viviamo.
La questione qui è: o si ribellano tutte o la cosa si ridurrà sempre nell’ennesima polemica isolata dalla durata di un rutto, visto che tanto, per una che non si piega ai compromessi e alla dittatura delle checche isteriche (altrimenti dette “stilisti”), fuori c’è una fila dalle dimensioni siffrediane pronta a mettersi in ginocchio in tutti i sensi.