Roberto Saviano non vuole finire all’obitorio

Fior fiori di giornalisti e opinionisti stanno criticando una foto che uscirà venerdì sull’ultimo numero di Max. C’è Roberto Saviano disteso su una barella da obitorio.
In un sondaggio del Corriere risulta che il 76% della gente considera l’immagine di “cattivo gusto”, il 24% “ironica”.

Lo stesso Saviano ha criticato questa foto sul suo sito ufficiale:

“Trovo il fotomon tag gio che mi rappresenta morto in obitorio di cattivo gusto. Un’immagine utilizzata per speculare cinicamente sulla condizione di chi come me, in Italia e all’estero, vive protetto. Un’immagine profon­damente irrispettosa per tutti coloro che per diversi motivi, spesso lon­tano dai riflettori, rischiano la vita. Tutta questa pressione sulla mia morte, poi, lascia sgomento me e la mia famiglia. Ad ogni modo rassicuro tutti: non ho alcuna intenzione di morire.”

Perderemo qualche miliardo di visitatori, ma non siamo d’accordo.
L’immagine è sicuramente più di “cattivo gusto” che “ironica” (ma immaginiamo che Max non volesse fare sorridere ma semplicemente provocare), ma secondo noi non ha nulla di irrispettoso e, al limite, specula su Saviano, non su tutti quelli che nel mondo vivono protetti.
Se Roberto Saviano si autoproclama “simbolo” di tutti quelli che vivono protetti, l’immagine creata da Gian Paolo Tomasi, sarebbe ancora meno irrispettosa. Non si può rispettare l’arte solo quando ti fa i ritratti da superfigo.

Ormai i creativi, i buffoni o i giornali non possono più fare niente, nemmeno cercare di provocare le coscienze di quelli a cui non frega un c**o se uno scrittore, costretto a vivere sotto protezione, viva o muoia per mano della mafia.

Roberto Saviano non vuole finire all’obitorioultima modifica: 2010-06-23T21:43:37+02:00da myenvy
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2 pensieri su “Roberto Saviano non vuole finire all’obitorio

  1. se nella versione originale ci fosse scritto ” ‘a soreta” sarebbe stato perfetto. Dovreste lavorarci voi per Max.

  2. Personalmente ho trovato più di cattivo gusto le uscite infelici su “Gomorra” fatte da certi calciatori, nonché da giornalisti leccaculi del padrone… ma se se l’è presa, non mi sento di biasimarlo: in fondo la satira, per essere divertente, dovrebbe far ridere anche chi ne è fatto oggetto, ma a quanto pare così non è stato.

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