perla del giorno: Marco Travaglio…

“Se diminuiamo la pubblicità di Mediaset, l’editoria può sopravvivere senza il sovvenzionamento dello Stato perchè la pubblicità si sposta dalla TV ai giornali”.

Marco Travaglio oggi in Piazza San Carlo a Torino durante il V2-Day.
Beh sarà bravo a fare i comi-comizi (le battuta più applaudite: “Berlusconi 15 anni dopo con qualche capello in più”, “Saccà dice piangeria al posto di piaggeria perchè deve lubrificare l’organo del Cavaliere”) e a farsi dare in anteprima esclusiva gli atti processuali dai magistrati e dall’amico Di Pietro… ma con la matematica e l’economia forse ha qualche problema.

Avremmo firmato anche noi per i referendum (almeno uno sicuramente) ma non avrebbero alcun effetto perchè pare non rispettino i tempi costituzionali.

perla del giorno: Marco Travaglio…ultima modifica: 2008-04-25T19:19:33+02:00da myenvy
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6 pensieri su “perla del giorno: Marco Travaglio…

  1. Perché mettendo un tetto più basso (come nel resto del mondo) dove credete che verrebbe dirottata la pubblicità, cari Adam Smith de’noantri? Sui cartoni del latte?
    E poi cosa significa:
    ” ma non avrebbero alcun effetto perchè pare non rispettino i tempi costituzionali.”?? 😀

    Siete anche simpatici, ma dovreste occuparvi delle bocce della Anderson, visto che quando parlate di cose serie fate sempre figure di merda.

  2. noi parliamo sempre di cose serie e facciamo sempre figure di merda.

    se metti il tetto pubblicitario e le tv rimangono 7 o diventano 5, la pubblicità si sposta sui giornali o per la strada (magari si impoveriscono tutti, però si sposta)… ma se fai come negli altri Paesi del mondo presi ad esempio, il tetto della pubblicità televisiva sta con un po’ più di canali televisivi e se sfogli i giornali stranieri scoprirai che c’è ancora meno pubblicità di quella che trovi su quella italiana.

    questo spostamento di pubblicità può avvantaggiare parzialmente i grossi giornali: corriere, sole24… ma gli editori più piccoli?
    tra l’altro dobbiamo cercare con più precisione, ma l’attuale tetto pubblicitario italiano è già in linea con quello “degli altri Paesi” come li chiama Travaglio.

    poi certo… se metti il tetto pubblicitario a mediaset, poi al corriere della sera entrano 25 milioni di euro di pubblicità in più. magari aggiungono l’inserto della pubblictà giusto?:)
    il pubblicitario legato a questo o quel partito dirà cosa scrivere e per strappare più pubblicità metteranno più tette in prima pagina, cronaca nera…
    anche il Manifesto non chiuderebbe, gli arriverebbero vagonate di pubblicità pagate quanto una esposizione televisiva.

    purtroppo le ragioni di Grillo sono spesso giuste, ma per promuoverle in piazza davanti a qualche caprone devono mettere in mezzo Berlusconi, sennò i caproni non capirebbero e un principio giusto viene promosso come un principio di vendetta.

    http://www.radioradicale.it/nell-anno-in-cui-svolgono-le-elezioni-politiche-per-il-rinnovo-delle-camere-e-proponibile-un-referendum-abrogativo

  3. Ecco qui che si sbagliano tutti allegramente.
    Potrei sapere quali giornali stranieri comprate dove c’è meno pubblicità che in Italia?

    Per la cronaca io prendo:
    Teen Vogue
    i-D
    Dazed & Confused
    The Source
    Vibe
    Nylon
    Rap Pages
    …etc
    etc.
    E’ la pubblicità occupa il 70% dellle pagine
    Dove non c’è, c’è sempre un redazionale. In Italia la maggior parte dei redazionali non sono pagati ma regalati come contentini alle aziende per invogliarli a fare pubblicità.

    I Italia poi tra l’altro esiste una rivista che batte tutti i record: Velvet, nata evidentemente per contenere gli esuberi pubblicitari dell’Espresso.
    Quindi per favore non diciamo cretinate.

  4. si parla di quotidiani di informazione…

    al v2day hanno parlato del corriere, repubblica, sole 24 ore, manifesto… mica di cosmopolitan, teen vogue, gq e cazzi tuoi

  5. Mettiamo caso che si riuscisse a far abbassare questo tetto pubblicitario, e quindi si riuscisse a dirottare un po’ di pubblicità dai canali tv alle pagine dei quotidiani. Avremmo così dei giornali pieni di pubblicità, probabilmente, un’aumento di prezzo-anche se del 10-15% quindi pochi centesimi di euro- e non saremmo comunque certi che questo sia sufficente. Le testate minori rischierebbero comunque,poichè gli spazi pubblicitari più ambiti sono sulle grandi testate.

    Infine mi viene il dubbio che “creando” o comunque cedendo nuovi spazi alla publicità ne si incentivi il tasso di crescita che già mi pare elevato.

    Cosa ne pensate?

  6. che il tuo scenario è molto verosimile e che finchè non si riforma il sistema informativo (per esempio con un solo canale di stato, non 3) non si possono tagliare del tutto i finanziamenti ai giornali.

    si possono diminuire, dimezzare, ma non togliere.
    ci sono degli sprechi come quello de l’Unità, prendono 120 e stampano per 60 mila e questi vanno tagliati

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