la capoprogetto de La pupa e il secchione si è paragonata a Plauto

Leggiamo su TvBlog che Simona Ercolani, capoprogetto de La pupa e il secchione (Italia Uno), ha scritto una lettera per rispondere alle critiche di una parte del pubblico…

“[…] Il nostro programma non è “vergognoso” – non più di quanto lo siano le commedie di Plauto o i film di Alberto Sordi – perché non giudica e non “incita”, ma, semmai, mette in guardia. Le nostre “pupe” sono mostrate in tutta la loro palese insufficienza: tant’è che l’intera dinamica dello show ruota sulla necessità, per le pupe, di leggere, studiare e informarsi. Nella nostra televisione, invece, alle donne non viene richiesto mai altro oltre ad un corpo da esibire.

Mi stupisce infine che i contestatori, e soprattutto le contestatrici, non abbiano colto un aspetto fondamentale del programma: siamo i soli a denudare i maschi, a mostrarne i corpi non proprio entusiasmanti, a ridicolizzare il modello imperante secondo il quale al maschio è concesso di essere brutto purché intelligente.

Ma, soprattutto, non bisogna dimenticare mai che “La pupa e il secchione” è uno show: ci divertiamo a farlo, e lo facciamo soltanto per divertire il pubblico.”

Secondo noi ha ragione e sbaglia chi dice a Simona Ercolani che dovrebbe vergognarsi. Ci sembra ingeneroso nei confronti di una commediografa le cui opere saranno studiate tra duemila anni in tutte le scuole di Cologno Monzese.

la capoprogetto de La pupa e il secchione si è paragonata a Plautoultima modifica: 2010-05-11T17:23:58+02:00da myenvy
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