Come capita un po’ a tutti i neo-laureati, è stata intervistata in esclusiva da A, dove ha potuto raccontare quella giornata che era “troppo importante e personale per rilasciare dichiarazioni”.
Pensate che famiglia unita: “Mia madre l’ha letta sui giornali e mi ha chiamato: ‘Barbara, il 110 è tuo, hai il libretto pieno di trenta a confermare il tuo fantasmagorico impegno. Ma se provano a toccarti la lode, devono vedersela con me. La lode me la sono meritata io’. Mi ha fatto ridere e mi è passato il malumore. Naturalmente ha ragione: se non ci fosse stata lei con i miei bambini, non avrei potuto laurearmi”.
Bella roba. Invece di chiamare subito la mamma dopo il voto, Veronica è venuta a saperlo dai giornali come di solito capita nei casi di cronaca nera, incendi, disastri aerei, rapine, corruzione…
La spiritosa Barbara ha parlato anche di internet e di libertà: “La tv non l’ho mai guardata molto, ma è vero che corrisponde ai canoni di velocità propri della mia generazione. Come Internet, del resto. Ci sono anche molte notizie scorrette sul web ma ormai è sinonimo di libertà”.
Meno male che ci sono la televisione o riviste come Chi… magari non saranno liberissime, ma caz*o se le notizie sono sempre affidabili. Ci puoi mettere la laurea sul fuoco.
Ma più che altro bella roba che la madre non fosse lì ad assistere.
Vabbeh che io i miei li ho fatti rimanere fuori durante la discussione perché mi vergognavo, però nel momento della proclamazione, c’erano.