queste case discografiche…

Jammie Thomas, trentenne madre single del Minnesota, è stata condannata a risarcire 222 mila dollari alle case discografiche per aver scaricato 24 mp3.
Il provvedimento della corte federale di Duluth prevede il pagamento a sei case discografiche di 9.250 dollari per ciascuna dei 24 brani musicali scaricati dal web.
«Era in lacrime. È distrutta – ha detto all’Associated press il legale della donna, Brian Toder -si tratta di una donna che vive di busta paga e ora, all’improvviso, si ritrova lo stipendio decurtato di un quarto per il resto della sua vita».
Il procuratore che ha difeso le case discografiche, Richard Gabriel, ha commentato così la vicenda: «Si tratta di un messaggio, spero, sul fatto che scaricare e distribuire i nostri dischi non è lecito».
Le case discografiche coinvolte nella causa sono la Sony BMG, Arista Records, Interscope Records, UMG Recordings, Capital Records e la Warner Bros records.

E se lanciassimo anche noi un messaggio a queste case discografiche boicottandole un po’ per benino?
222 mila dollari si fa presto a perderli.
Ci sono un sacco di bei gruppi fuori da queste etichette, c’è youtube, myspace, le radio, ci sono le care vecchie cassette… ci sono migliaia di modi per fargli rimpiangere di aver rovinato la vita a una madre per 4 canzonette.

queste case discografiche…ultima modifica: 2007-10-07T23:30:00+02:00da myenvy
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