r.i.p. Tina Lagostena Bassi

Le sue arringhe passarono alla storia: Lagostena Bassi fu tra le prime a usare con termini asciutti, persino crudi, la violenza subita dalle sue assistite vittime di violenza sessuale, rompendo un muro di silenzio e di conformismo che esisteva tanto nella società quanto nei tribunali italiani. Fu lei ha introdurre, per esempio, la parola «stupro». Fu tra le fondatrici del Telefono Rosa.
Lagostena Bassi era un volto molto noto anche per il pubblico televisivo: nel 1998 affiancò il giudice Santi Licheri nel programma Forum (Mediaset). E’ stata anche sceneggiatrice della miniserie tv «L’avvocato delle donne» (Rai), serie tratta da un suo libro e interpretata da Mariangela Melato.
(CORRIERE.IT)

Aveva 82 anni ed era da tempo malata.

r.i.p. Tina Lagostena Bassiultima modifica: 2008-03-05T03:28:19+01:00da myenvy
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2 pensieri su “r.i.p. Tina Lagostena Bassi

  1. Tina, una persona che si è trovata da sola a parlare di dignità e rispetto dell’individuo, di violenza privata, tanti anni fa’, in un tribunale.
    In quel tribunale si scavava e infangava la vita di persone, vittime che erano state sottoposte a sequestro, abusi sessuali, e c’era anche un omicidio. Si infangava le vite delle vittime per dimostrare così che non c’era offesa della “morale pubblica”.
    Come se la morale pubblica potesse accettare gli abusi sessuali, contro una donna, come se la morale pubblica potesse accettare un giudice divertito di fronte a gesti che hanno portato al sequestro, all’abuso, all’omicidio, come se gli italiani, uomini e donne, potessero sentirsi tutelati in un tribunale che ospitava i sorrisi di chi era divertito a giudicare e valutare la “disponibilità sessuale” espressa nella vita privata per valutare un cumulo di delitti gravissimi che includevano anche la morte.
    A quell’epoca non esisteva il reato di abusi sessuali come violenza privata, era una lesione della morale pubblica e nei tribunali veniva fatto il “processo” all’incontrario, per salvare i carnefici violentatori.
    Lei era davanti ad un giudice che rideva di abusi (abusi che arrivavano ad uccidere le loro vittime) fatti a delle giovani donne, da parte di giovani alla ricerca del divertimento sensazionalista.
    Per il loro “piacere”, alla ricerca di “sensazioni” nuove, attraverso atti che non si distinguevano dalla perversione, arrivavano a sequestrare, abusare sessualmente, ad uccidere. Imitando o (si è detto poi) “ispirati” dagli esempi di un film sensazionalista…uno dei primi a fornire esempi di sensazionalismo, che poi, da moda è diventata una normalità.
    Lei, Tina Lagostena Bassi ha cambiato il corso della nostra ‘giustizia’ facendola diventare un po’ più giusta.
    E’ andata lontana da noi, ci ha lasciato il prezioso dono della civiltà non solo nel ricordo, ma anche nelle leggi.
    Le leggi non si scrivono da sole, sono il raggiungimento della maturità di una società attraverso il confronto, la riflessione, la decisione di riconoscere all’individuo la sua dignità attraverso una forma.
    Lei nella sua vita ha offerto con la sua opera un contributo grande alla vita di tutti noi.
    Un sorriso grande ci sarà per sempre per te che hai saputo restituire il sorriso ad un popolo che con la tua indignazione (anche di fronte alla perversa ilarità in un tribunale) ha capito, è cresciuto nella sua identità, nel rispetto, nei valori, nella sua spiritualità.
    Grazie Tina da parte di tutti gli italiani/E

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